Docenza
Pannello di gestione della docenza
- Insegnamento
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Storia del jazz II
- Docente
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Brazzale Riccardo
- Anno accademico
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2018/2019
- Programma
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Nascita del jazz moderno: il bebop degli anni '40. Vita e opere di Charlie Parker; ruolo degli altri grandi boppers (Gillespie, Powell); importanza di un personaggio anomalo, il pianista-compositore Thelonious Monk. Analisi del linguaggio bop.
Un nuovo modo di interpretare il jazz moderno: il cool jazz, nelle diverse esplicitazioni di Lennie Tristano, Miles Davis e Gil Evans, Dave Brubeck e i californiani (il pianoless quartet di Mulligan e Baker). La terza corrente nell'incontro con la musica colta europea: da John Lewis a Gunther Schuller. Nascita del modal playing (le teorie di George Russell). Le anticipazioni di Tristano.
Il ritorno alla tradizione e alle radici: l'hard bop. Le mille facce dell'hard bop, da Horace Silver e Art Blakey e i Jazz Messengers al quintetto Max Roach-Clifford Brown, al trio/quartetto di Sonny Rollins. Il mondo di Monk.
Le nuove musiche popolari della società nera; il soul jazz di Cannonball Adderley e Lee Morgan. Le lotte per i diritti civili degli afroamericani; l'impegno extramusicale del jazz.
Centralità del Quintetto di Miles Davis nella definizione del nuovo jazz moderno.
Il ritorno dell'importanza della scrittura musicale e dell'organizzazione improvvisativa: Charles Mingus.
Bill Evans e il Vanguard Trio con La Faro e Motian cambiano il "jazz piano trio".
Un nuovo genio sulla scena: John Coltrane, dal modale alla libertà espressiva e alla spiritualità.
La rivoluzione del free jazz: Ornette Coleman e Cecil Taylor; gli altri: il mondo a parte di Sun Ra e l'impegno socio-politico di Archie Shepp e Max Roach. Nuovi sassofonisti. Il free dei bianchi.
L'incredibile meteora di Eric Dolphy. Artisti dimenticati: H. Nichols.
Il secondo quintetto di Miles e l'avvento dell'elettrico. Le teorie armonico-modali di Wayne Shorter. Il Blue Note sound.
Gli anni '70: dal free di Chicago all'incontro col rock e col pop. Il ruolo di Miles e dei suoi epigoni. Un nome nuovo: Keith Jarrett. Le novità vengono dall'Europa: la nuova musica improvvisata e l'Ecm Sound.
Gli anni '80: il ritorno della tradizione col neo-bop ma anche le nuove musiche popolari della black society (M-Base). Il fenomeno del fusion. Il trio Motian-Frisell-Lovano. Le novità vengono dall'Europa: la nuova scena italiana.
Gli anni '90: Nuovi pianisti, Brad Mehldau.
World jazz, etno, disco: il jazz è altro da ciò che era.
Relativamente al programma suesposto, l'esazme si volgerà con la richiesta ai candidati di commentare alcuni brani d'ascolto, scelti dalla commissione da una serie preindicata.
- Bibliografia
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Testo di riferimento: Storia del Jazz, di Stefano Zenni (Ed. Nuovi Equilibri, Roma)
- Periodo
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II semestre
- Durata effettiva
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30 ore
- Creazione
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05/08/2018
- Ultimo aggiornamento
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05/08/2018